Dopo quasi tre anni, il campo sperimentale sulla moria del kiwi gestito dal Centro Studi Agrea a Verona sta dando i primi risultati positivi. Il progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Veneto e coordinato da Veneto Agricoltura, ha avuto inizio nel 2015 in un terreno di circa un ettaro a Palazzolo di Sona, una delle zone più colpite dalla moria, con l’obiettivo di realizzare un impianto pilota in cui verificare l’efficacia di nuove modalità di impianto e di gestione dell’acqua nel prevenire la malattia. La moria è comparsa nella zona Ovest del veronese nel 2012 causando danni ingenti. Ad oggi, la sindrome ha colpito circa 1000 ettari coltivati ad actinidia su 2390 (dato 2016 dell’Agenzia Veneto Agricoltura). “Nell’aprile 2015 – precisa Lorenzo Tosi, ricercatore del Centro Studi Agrea – abbiamo individuato un campo con moria, abbiamo provveduto all’espianto delle piante malate, raccolta delle radici e pulizia del terreno profonda e aratura.