A chi opera nel settore del vino e lavora con gli Stati Uniti può interessare una recente ricerca di mercato firmata da Wine Opinion che ha intervistato un campione di amanti del vino statunitensi per capire che tipo di profili, pagine ed utenti, legati al vino, seguissero.

Quello che emerge dalla ricerca, a parte la preferenza dei social network sulla base dell’età (netta predominanza di Facebook tra chi ha più di 40 anni e preferenza per Instagram tra gli under 40), sono le categorie maggiormente seguite dai wine lovers.

Le cantine e i rivenditori di vino sono seguiti da entrambe le fasce d’età, anche se è leggermente superiore la percentuale di chi beve vino sotto i 40 anni (69% degli under 40 e dal 65% degli over 40). Usano i social media per seguire i ristoranti soprattutto gli under 40 (58%) mentre le pubblicazioni dedicate al vino sono seguite appena dal 33% degli under 40 e dal 38% degli over 40. Risultato ancora inferiore per i consorzi e le associazioni di territorio, seguiti dal 33% degli under 40 e dal 32% degli over 40. Infine, la meno seguita è la categoria dei critici e degli editorialisti: solo un wine lovers su 4 (25%, per entrambe le fasce di età) ne segue uno.

Cosa si desume dalla ricerca? Che le narrazioni dirette degli operatori del vino come le cantine sono le più seguite mentre c’è poco interesse per chi media le informazioni come i critici e gli editorialisti. Per i consorzi e le associazioni del territorio, tipo le strade del vino, c’è ancora da fare o meglio da comunicare.